lunedì 30 novembre 2009

C L I C

Ha amato il mondo,
mostrandolo a tutti,
nelle misteriose pieghe
di fulgide pagine
colme di storie
assorbite nell’anima,
chiaroscuri intensi
di singolare quotidianità…

E’ il clic
dell’attimo conservato,
fisso nella memoria,
simbiosi
temporale e spaziale,
sensazione perpetua
di emozionali picchi
pragmaticamente turbati.

E’ il clic
della scoperta che sconvolge
le passioni rivoltate
dell’inconscio misterioso,
nella costante ricerca
dei criptici enigmi,
esistenziale ovvio
attrito luce-tenebre.

E’ il clic
della storia immortalata
nelle contraddizioni
di perpetue lotte,
tra profumati fiori di pace
e sinistre luci di guerre,
nell’asettica indifferenza
di utopiche intimidazioni.

E’ il clic
dei ricordi imperituri
di temerarie traiettorie
di colpi fulminanti,
coraggio cresciuto,
sui prati della speranza,
tradito immancabilmente
sull’asfalto della morte.

E’ il clic
della fine improvvisa
nella disperata ricerca
di radiosa ed euforica luce,
irrimediabilmente spezzata
dal ricordo di una pellicola
che segna la tragedia,
nel disastro della storia.

E’ il clic
di luci sul mondo,
consuete immagini
dall’arché della vita,
facilmente filtrata
dalla mente e dal cuore,
nella crescita costante
delle forti esperienze.

E’ il clic
incrociato da altri,
testimoni costernati
di orribile tanatos,
voci di morti
nelle strade del mondo,
in cerca di storia
erede del tempo.

Lo piange il popolo
inconsolabile orfano
di sguardi profondi,
favolosi specchi
d’inconsci desideri:
possesso del mondo
con gli occhi di culla,
regno di chimerici sogni.

Antonio Lonardo
La poesia fa parte del libro ITINERARIO DI LUCE e ricorda un giornalista del CORRIERE DELLA SERA, ucciso per errore nella striscia di Gaza, in Cisgiordania.

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